Filosofo e riformatore italiano. Fu alla corte di Vienna tra
il 1550 e il 1553, dove maturò idee di natura luterana che si riflettono
in alcuni scritti di quel periodo. Fece parte in seguito, a Milano, della
cancelleria del cardinal Madruzzo finché fu costretto, a causa delle sue
posizioni dottrinali, a rifugiarsi dapprima a Basilea (1557), poi a Zurigo, a
Strasburgo e dal 1559 a Londra. Qui assunse la cittadinanza e ottenne la carica
di ingegnere di corte della regina Elisabetta I. Tra le sue opere il trattato
De methodo, hoc est de recta investigandarum tradendarumque scientiarum
ratione (1558) e la summa teologica
Stratagemmata Satanae (1565). Di
lui ci resta anche un fitto epistolario che permette di ricostruire la sua
biografia e uno spaccato della sua epoca (Trento 1492 - Inghilterra
1566).